Il caro energia conseguente alla situazione geopolitica ha provocato una crisi, che alcuni hanno voluto affrontare e tentare di superare. Un esempio è l’italiana Gaudino, specializzata nella progettazione, costruzione ed installazione di sistemi di refrigerazione industriale.

Nell’ultimo anno ha promosso diffusamente soluzioni a risparmio energetico applicate agli impianti per la refrigerazione. «L’obiettivo è efficientare gli impianti di refrigerazione, a livello del ciclo termodinamico e dei componenti installati, combinando le storiche competenze di Gaudino con soluzioni d’avanguardia», spiega Giulia Gaudino, Marketing & Project Manager dell’azienda di Alba (Cuneo).

Oggi la realtà piemontese è arrivata a proporre soluzioni integrate di impianti fotovoltaici inquadrati negli impianti industriali, insieme a soluzioni per lo stoccaggio energetico sotto la forma di accumulo termico. «L’intenzione è creare un’offerta sempre più completa e vincente per il cliente. Infatti, tali soluzioni sono finalizzate al raggiungimento dell’autosufficienza energetica, per minimizzare i prelievi dalla rete elettrica nazionale e massimizzare l’autoconsumo».

Così è stata creata Gaudino Energy: per dar vita al ramo di specializzazione energetico. «Questo brand ha l’obiettivo di farci identificare, non solo come specialisti della refrigerazione industriale, ma anche specializzati in tematiche energetiche: dal risparmio energetico alla produzione di energia rinnovabile (dal fotovoltaico & dalla geotermia) – specifica la Marketing Manager –. Il team ingegneristico accompagna il cliente in tutte le fasi decisionali e studia soluzioni ad hoc. Offre, inoltre, servizi di formazione agli stakeholder, consapevoli della variabilità delle soluzioni presenti sul mercato e la difficoltà di comprensione».

A questo proposito sta realizzando diversi progetti di diverse dimensioni, con l’obiettivo di realizzare commesse altamente “su misura”, nello stesso stile che contraddistingue l'attività storica dedicata alla refrigerazione.

Gaudino crede fortemente in questa sua nuova idea imprenditoriale: proprio per questo ha realizzato questa linea di business, investendovi risorse umane e strumenti dedicati. «Gaudino non ha sfruttato nessun incentivo per la realizzazione di tale progetto. Pensiamo altresì che, per il cliente/consumatore finale, il miglior incentivo alle energie rinnovabili è dato dal caro energetico, che consente di velocizzare enormemente i ritorni dell’investimento. Il nostro auspicio non è che le quotazioni dell’energia restino elevate, bensì che il cliente installi oggi impianti fotovoltaici che risulteranno ammortizzati prima del ritorno alle normali quotazioni energetiche», evidenzia Giulia Gaudino. Nel frattempo l'azienda ha investito per realizzare un impianto fotovoltaico, che si pensa possa essere in funzione entro il primo trimestre del 2023.

Nel frattempo, sta già ragionando sulle opportunità offerte dall’essere prosumer: c’è, infatti l’intenzione di, avviare una Comunità Energetica Rinnovabile: «Gaudino sta studiando, di comune accordo con il vicinato, la costituzione di una CER con attori prevalentemente industriali. I benefici diretti ai membri della comunità saranno tangibili e grazie agli incentivi sull’energia auto-consumata dalla comunità potremo ampliare la potenza degli impianti, creando un processo virtuoso che si “autoalimenta”», conclude la manager.