La manutenzione preventiva e preditOpen day del Cim 4.0 che fa capo al Politecnico di Torino - In tre anni 15 milioni per sostenere le imprese manifatturiere nella transizione digitale e sostenibiletiva avviene grazie a un sistema avanzato di accelerometri e sensori che monitorano tutti i parametri del sistema di refrigerazione industriale.

La stampa additiva, accanto alle applicazioni legate all’intelligenza artificiale, a disposizione delle Pmi per accelerare trasferimento tecnologico e trasformazione digitale. Il Competence Center del Politecnico di Torino, CIM 4.0, rilancia sul tessuto delle piccole e medie imprese e in occasione dell’Open day presenta i nuovi investimenti – oltre un milione di euro per ampliare le tecnologie della linea additive manufacturing e realizzare di un laboratorio di Intelligenza Artificiale dedicato alla manifattura – e traccia un bilancio dei primi tre anni di attività.

In totale sono stati 15 i milioni a supporto delle imprese che si sono rivolte al Competence Center specializzato nella manifattura 4.0 per attività di formazione, riunite nella Academy, o per consulenze e progetti focalizzati sul trasferimento tecnologico. Il piano del Cim 4.0 guarda ad un modello di «innovazione immersiva» e ad un «nuovo piano di transizione digitale e green targato 5.0 a favore delle piccole e medie imprese italiane», questi i punti di forza della programmazione futura del centro diretto da Enrico Pisino.

«Dopo i primi tre anni di attività del nostro Competence Center – spiega il ceo Pisino

– era importante non solo presentare quanto realizzato in modo concreto, contribuendo a generare una conoscenza condivisa e consapevole della transizione digitale e green, ma anche raccontare il nuovo piano caratterizzato da investimenti continui, da una carta dei servizi di qualità e ancora più ricca guidati dalla voglia di contribuire a sviluppare nuove competenze e garantire l’eccellenza nel tempo del made in Italy».

Il centro di competenza con sede a Torino ha già implementato nella linea pilota dedicata all'Additive Manufacturing nuovi macchinari e tecnologie, per promuovere applicazioni realmente sostenibili, dedicate alla realizzazione delle batterie elettriche, ad esempio, o alle riparazioni delle attrezzature, all’alleggerimento dei prodotti abilitando l’impiego di materiali ad alte prestazioni.

«È stato inoltre avviata la realizzazione di un nuovo laboratorio dedicato all'Intelligenza Artificiale per lo sviluppo di processi manufatturieri ad alta produttività, capaci di garantire qualità del prodotto, benessere e sicurezza dei lavoratori» sottolinea una nota diffusa dal CIM 4.0. Competere in modo più incisivo sui mercati globali scegliendo una roadmap contraddistinta da due pillar principali: innovazione tailor made e sostenibilità applicata. Questa la filosofia che ha ispirato l’azione del Competence Center che vuole continuare a fornire alle Pmi un aiuto completo per integrare le tecnologie di ultima generazione su propri casi d’uso.

«Inizia una nuova fase: quella dell’implementazione customizzata delle tecnologie additive, digital e green per le Pmi, che sappiamo essere la spina dorsale dell’ecosistema industriale italiano. Una proposta concreta che nasce dall’ascolto di bisogni reali e che desideriamo concretizzare con l’aiuto dell’Università, delle rappresentanze datoriali e delle istituzioni» ha sottolineato Luca Iuliano, presidente di Cim 4.0.

Cim 4.0 ha poi premiato quattro categorie di realtà: Premio media impresa, assegnato alla SEA, Soluzioni Eco Ambientali di Villanova Canavese, che ha realizzato e validato un sistema di ottimizzazione dei processi logistici della raccolta e trasporto rifiuti e della flotta con l'implementazione di un sistema di Predictive Maintenance; Premio piccola impresa, assegnato alla Gaudino Refrigerazione di Alba che ha sviluppato una soluzione sperimentale di raccolta, analisi dati e condivisione di know-how tecnologico sui temi della manutenzione predittiva. Il Premio start-up è stato assegnato alla Spem con sede a Brandizzo per aver sviluppato un sistema antighiaccio, finalizzando un brevetto del Politecnico di Torino, integrato nei pannelli alari di bordo di un velivolo, capace di ridurre il peso dell’ala e dunque i consumi di energia e aumentare le prestazioni del velivolo. Infine il Premio miglior tesista, assegnato alla giovane siciliana Maria Chiara Marchese, che si è distinta per aver sviluppato un'applicazione per il settore orafo che ha permesso di realizzare in stampa 3D un bracciale di gioielleria in titanio.